domenica 20 novembre 2011

Fai da te: colori veramente portatili

Vi suggerisco un'idea che ho personalmente provato e che permette di minimizzare al massimo l'occorrente da portare con se per dipingere.
Prendete un foglio di carta per acquerelli e colorate (vedere immagine) con matite acquerellabili, una dozzina di rettangoli con i pigmenti che preferite.


Sotto ogni rettangolo ho scritto i codici dei colori delle matite che ho utilizzato in modo da non sbagliarmi quando un pigmento è consumato.
Ora basta un po' di acqua e un pennello oppure, ancora meglio, un pennello con il serbatoio incorporato.


Attingendo il colore desiderato con il pennello ora potete dipingere!
Se proteggete i colori con un foglio di carta, potete piegare la vostra "tavolozza portatile" per averla sempre con voi, magari all'interno del portafoglio.

Buoni acquerelli!
Roberto



martedì 18 ottobre 2011

La tavolozza dei colori


Quando si acquista una confezione di acquerelli dobbiamo "accontentarci" della collezione di colori proposti. Con l'utilizzo e con la pratica si sente l'esigenza di sperimentare colori diversi per le nostre mescolanze. Di solito ogni autore di manuali suggerisce una propria tavolozza: sperimentare è sicuramente utile ma può diventare fatica sprecata se non si studiano le leggi che caratterizzano la Teoria del colore. Quando osservo un dipinto di un maestro impressionista dal vero, spesso rimango affascinato dai colori utilizzati e sbalordito dai pigmenti utilizzati per ottenere un preciso effetto di luce. 
Senza volermi nemmeno accostare ai grandi maestri, di seguito vi propongo alcuni suggerimenti tratti da un mio taccuino dove annoto le mie (qualche volta infruttuose) sperimentazioni.

Il blu cobalto può essere utilizzato per il cielo, da solo o mescolato. Se unito a terra di Siena bruciata, a seconda delle percentuali dell'uno e dell'altro, si ottiene una gamma di grigi caldi e freddi; questo pigmento è un marrone caldo legato alla terra, utile per molte applicazioni. Il blu oltremare essendo più vicino al rosso nello spettro, mescolato col rosso quinacridone otteniamo il violetto mentre se lo mescoliamo con il rosso inglese otteniamo un grigio scuro; quest'ultimo è inoltre utile per i mattoni o le tegole delle case. Per ottenere un bel verde brillante, che suggerisce una calda e soleggiata giornata estiva, mescolate del verde ftalo con molto giallo cadmio limone, mentre per creare foglie realistiche mescolatelo con terra di Siena bruciata. Anche il blu ftalo è adatto per dipingere il cielo e aggiungendo il grigio di Payne si ottiene un blu più scuro, per il riflesso del cielo tra le onde del mare o in un fiume. Quest'ultimo è utile come un pigmento scuro e se mescolato, ad esempio, con il verde va bene per le ombre degli alberi, dei boschi e del fogliame. Il rosso cadmio è un pigmento piuttosto luminoso, adatto ad esempio per far emergere i papaveri in un prato primaverile. 

Questa tavolozza, che permette una ottima varietà di combinazioni, è formata da soli 10 colori: non sono necessari molti pigmenti per ottenere ciò che vogliamo!

Buoni dipinti a tutti!
Roberto

lunedì 18 luglio 2011

Semplice esercizio con la tecnica della sovrapposizione

Con la tecnica della sovrapposizione vi propongo questo semplice dipinto. Come prima cosa, con una matita morbida (2B) copiate, non necessariamente in modo preciso il seguente disegno:


Mescolate del pigmento verde prato in un recipiente con acqua: la quantità di colore deve essere sufficiente per stendere quattro stati.


Nella prima stesura dovete colorare tutte le colline partendo dall'alto. Lasciate asciugare  e passate, con lo stesso pigmento alla seconda stesura partendo dalla penultima collina: non dovete passare il colore in corrispondenza della stradine. Nello stesso modo passate alla terza stesura e poi alla quarta.
Con un pigmento di un verde più scuro colorate gli alberi. Infine utilizzando la tecnica visualizzata nel post "Il cielo azzurro: bagnato su asciutto", dipingete il cielo; se volete potete lasciare qualche spazio bianco per simulare le nuvole.



L'effetto prospettico è dato dalle stradine che tendono a convergere nel punto di fuga ma anche e soprattutto dalla prospettiva aerea e cioè dal colore che sbiadisce per effetto dell'atmosfera interposta. Questo concetto sarà oggetto di un prossimo post.

Buon lavoro
Un saluto da Roberto 

Tecnica: La sovrapposizione

Sovrapponendo più strati di pittura dello stesso pigmento si otterrà effetti di maggiore intensità del colore.
Di seguito viene descritto il procedimento da adottare:

1 FASE

Dopo aver scelto un pigmento e mescolato, in un piccolo recipiente, con una dose sufficiente di acqua, si stenda il colore in modo uniforme (utilizzare la tecnica descritta nel post "Il cielo azzurro: bagnato su asciutto) e si dipinga una zona rettangolare. Lasciate asciugare (se avete premura utilizzate un piccolo phon).

2 FASE

Ripetere la procedura dipingendo, all'interno del primo, un secondo rettangolo con lo stesso pigmento precedentemente utilizzato e come nella fase 1 lasciare asciugare.

3 FASE


Stendete un terzo strato all'interno del secondo: nei punti in cui i colore è sovrapposto il pigmento acquisterà maggiore intensità.



La naturale trasparenza di ogni strato rivela quello sottostante ma per un effetto ottimale non bisognerebbe applicare più di due o tre strati perché l'acquerello perderebbe la sua naturale vivacità e luminosità.

Buon lavoro.
Un saluto da Roberto


lunedì 11 luglio 2011

Fai da te: costruire una penna di bambù

La penna di bambù ha origini molto antiche, infatti attorno al 500 a.C. i greci la adoperavano segnando il pennino con una scanalatura per renderlo più flessibile (proprio come nei modelli attuali).


La penna si può costruire con una canna di bambù da giardino: più giovane è, maggiore sarà la flessibilità. Scegliete il diametro della canna in base alla comodità della impugnatura. Come materiale occorrente per la sua costruzione, oltre alla canna, serve un seghetto, una morsa, un cutter, un taglierino e della cartavetro piuttosto sottile.

  1. Assicurate la canna ad una morsa e segate un pezzo lungo circa cm. 20
  2. Reggendo il bambù, con un cutter affilato create la forma del pennino, lungo circa mm. 20 e inclinato di 45°
  3. Dopo aver posizionato la penna su un supporto stabile, con una punta, foratela a circa mm. 14 dall'inizio del pennino, premendo delicatamente con movimento rotatorio; non è necessario forare il legno del tutto
  4. Incidete una piccola scanalatura partendo dalla cavità verso l'esterno; non è necessario che sia perfettamente dritta
  5. Tagliate la punta creando una curva morbida
  6. Riducete gradualmente i lati per formare la punta. Giratela e affilatela: più sottile è la punta maggiore sarà la flessibilità
  7. Se si vuole si può creare un pennino su entrambe le estremità, uno più piccolo dell'altro per avere due strumenti in mano.
ATTENZIONE
La canna è dura, perciò è bene fare attenzione: quando tagliate il movimento deve essere sempre rivolto all'esterno, mai verso di voi.


P.S.: Nel post "Tecniche per dipingere i fiori (2). Usare una punta" viene utilizzata la penna qui descritta.

Buon lavoro
Un saluto da Roberto


martedì 5 luglio 2011

Il cielo azzurro: bagnato su asciutto

Per dare un senso di lontananza grazie alla prospettiva aerea, nella parte superiore il cielo è più scuro e va a schiarirsi gradualmente avvicinandosi all'orizzonte.

FASE 1


Si intinge il pennello nella miscela di colore già preparata in modo che ne rimanga abbondantemente inzuppato e partendo dall’alto del foglio si traccia una linea orizzontale : deve rimanere una “goccia” di acqua e colore che tende a scendere ma a causa della granulosità della carta si ferma nel punto dove il pennello è passato.

FASE 2


Con il pennello ben inzuppato formando linee orizzontali si fa scendere il colore.

FASE 3


Inzuppando il pennello in acqua pulita si continua: il colore si schiarisce.

FASE 4


Alla fine con il pennello asciutto, si assorbe il colore in eccesso. 


Attenzione dovete ricordare che non dovete mai ripassare dove avete già steso il colore.

Buon lavoro
Un saluto da Roberto

Il cielo con nuvole: bagnato su bagnato

Il cielo influenza tutti gli aspetti fondamentali della pittura di un paesaggio perché ne determina l’atmosfera generale. Ritengo che non vale la pena di continuare un dipinto se il cielo non è venuto bene e che esercitarsi a dipingerlo sia il modo migliore per capire come funziona l’acquerello.



Se il cielo presenta corpi nuvolosi, la tecnica che preferisco utilizzare è “bagnato su bagnato”. Prima di incominciare bisogna preparasi le miscele di colore perché bisogna procedere piuttosto velocemente altrimenti si rischia di dipingere bagnato su umido e ciò può provocare quando il colore si asciuga effetti a “cavolfiore” indesiderati.

1. Bagnate il foglio con una spugna o con un grosso pennello in grado di trattenere molta acqua, procedendo orizzontalmente dall’alto verso il basso, evitando delle pozze d’acqua.
2. Con la miscela di blu precedentemente composta dipingete la parte superiore del cielo lasciando alcune zone bianche che daranno l’idea delle nuvole e della luce.
3. Aggiungete del grigio nella parte inferiore delle nuvole per dare un maggiore effetto di rotondità e di consistenza.


Buon lavoro.
Un saluto da Roberto

venerdì 1 luglio 2011

Primo semplice esercizio: gradazioni di due o più colori

Dopo aver eseguito le tecniche di stesura dei precedenti post, provate a realizzare questo semplice dipinto.



Per questo esercizio utilizzate un pennello per acquerello n. 10 con una buona punta.  Non è necessario utilizzare le stesse tonalità da me utilizzate, in quanto lo scopo principale di questo esercizio è imparare a passare da un colore all’altro in modo graduale.



  • Ricopiate, non necessariamente in modo fedele, con tratto leggero e con una matita morbida (2B o 3B) il disegno qui sotto riprodotto.

  • Mettete il vostro foglio per  acquarello (possibilmente 300 gr/mq), su un piano obliquo.
  • Bagnate bene il pennello e prendete un po’ di colore; mescolatelo bene su una tavolozza per acquarelli e partendo dall’alto incominciate a stenderlo senza ripassarci sopra. Ricordate che il pennello deve essere bene inzuppato di colore e di acqua; provando prima su un foglio di carta verificate che il colore sia trasparente e mai coprente. L’acqua colorata tenderà, essendo in pendenza il foglio, a scendere senza oltrepassare il bordo in basso fino a dove avete passato il pennello. E' utile che si formi una “goccia” di colore lungo questo bordo.
  • Senza lasciare asciugare il colore appena steso, pulite il pennello nell’acqua e prendete un altro colore e stendetelo, andando verso il basso, partendo proprio dalla "goccia" descritta nel precedente punto: noterete che i due colori incominciano a fondersi. Prendete ancora colore e continuate fino a quando noterete che del primo colore non vi è più traccia. 
  • Prima di passare ad un’altra stesura limitrofa a quella eseguita dovete aspettare che la prima si asciughi completamente (eventualmente usate un piccolo phon).


Se avete provato questo esercizio, mi piacerebbe ricevere i vostri commenti e se volete, potete mandarmi i vostri lavori via e-mail, così potrò aiutarvi a correggere eventuali errori.


Il mio indirizzo e-mail: ro.valla55@gmail.com

Buon lavoro e un saluto da Roberto

sabato 25 giugno 2011

Tecniche per dipingere i fiori (2)

USARE UNA PUNTA
Per petali e nervature delle foglie




Per questa tecnica bisogna dotarsi di un bastoncino o meglio ancora una piccola canna di bambù (vedere post per la sua costruzione) opportunatamente lavorata per lo scopo (al più presto vi insegnerò a costruirne una).

Quando il colore steso è ancora umido premendo con una punta si formeranno dei solchi dove vi penetrerà il colore, creando delle linee più scure che daranno l'idea delle nervature.


Un saluto da Roberto


venerdì 24 giugno 2011

Tecniche per dipingere i fiori (1)

Esistono varie tecniche di stesura del colore che sono particolarmente utili per dipingere i fiori.
Di seguito troverete descritte una prima parte di tecniche di base:


STESURA DEGRADANTE
Aggiungere acqua per schiarire

Nella stesura a tono degradante il colore sfuma diventando più chiaro. Si ottiene aggiungendo acqua al colore sovrapponendolo a quello appena steso con pennellate leggere.


STESURA VARIEGATA
Variazione di tono e colore (bagnato su bagnato)
Si ottiene con due o più colori con la tecnica del bagnato sul bagnato. Dopo aver caricato bene di colore il pennello stendetelo nella parte iniziale. Dopo aver aspettato qualche istante per permettere che il colore si asciughi un poco, stendete il secondo colore, possibilmente più scuro. Vedrete che la seconda tinta si mescola con il primo colore creando delle morbide sfumature nei punti di contatto. Evitate di insistere senza fare correzioni e lasciate che i colori si mescolino tra di loro.

La voglia di iniziare a dirvi qualche "trucco del mestiere" mi ha fatto anticipare di molto i tempi. Ricordate che l'acquerello è una tecnica che vive sulla trasparenza per cui mescolate i colori con acqua cioè, se non in casi particolari, il pennello deve essere ben intriso di colore e acqua. Provate a stendere il colore su un pezzo di carta per una prova e verificate la tonalità e la trasparenza. 

Un saluto da Roberto.

venerdì 29 aprile 2011

I colori della nostra confezione

Uno strumento utile per conoscere i colori della nostra confezione è quello di creare su un foglio di carta per acquerello (ritagliato in modo da essere messo dentro alla scatola), una prova di ogni singolo colore: infatti una volta steso quest'ultimo può apparire molto diverso. E' utile disporli esattamente come sono ordinati nella confezione.





Come prima cosa fate cadere una goccia d'acqua pulita in ogni singolo panetto (godet), in modo che il colore si sciolga un poco e successivamente prendete col pennello un po' di pigmento e formate un piccolo quadrato; è importante che il colore risulti essere trasparente e mai coprente (questa è la caratteristica principale di questa tecnica pittorica). Per ottenere questo risultato, dopo aver assorbito il colore col pennello bagnato stendetelo una superficie (ad esempio il coperchio della scatola) e mescolatelo bene. Ricordate che prima di passare ad un altro pigmento dovete pulire bene il pennello con acqua pulita.

Vi saluto e buon lavoro.
Roberto

giovedì 28 aprile 2011

Occorrente per cominciare

Per cominciare a dipingere con gli acquerelli avete bisogno di poche cose.




    • Innanzi tutto occorre una buona confezione di colori: non abbiamo bisogno di tanti colori perché impareremo a ottenerne quanti ne vogliamo mescolandoli tra di loro; in commercio vi sono ottimi prodotti e ad un prezzo relativamente modesto (circa €15). Nella confezione qui sopra riportata, viene anche fornito un ottimo piccolo pennello. Le scatole hanno normalmente degli scomparti dove mescolare i colori. Consiglio: Nelle confezioni i panetti (chiamati godet) sono incartati con i nome del colore e il numero di catalogo: annotatevi questi dati, per poterli ricomprare quando li avete consumati.
    • Due pennelli tondi (vanno benissimo di pelo sintetico) N. 6 e N. 10-12. E' molto importante che abbiano una bella punta, simile all'immagine qui sotto. Quando li comprate ricordate di farvi dare anche la protezione di plastica. Consiglio: se questa viene tolta non rimettetela mai con il pennello asciutto ma prima bagnate il pelo abbondantemente e ricomponete la punta con un movimento deciso, tenendo il pennello per il manico, facendo un gesto simile a quello che viene fatto quando si benedice.




    • Per il disegno occorre una matita morbida (B o 2B), una gomma bianca e un temperino
    • Per l'acqua è meglio avere due contenitori di vetro (i vasetti della marmellata sono perfetti!), uno per mischiare i colori e l'altro per pulire i pennelli.
    • Per la carta, più avanti dedicherò un apposito post: infatti vi sono in commercio moltissimi tipi diversi. Per iniziare acquistate un blocco di carta per acquerelli semi-ruvida con fogli gommati su tutti e quattro i lati in modo che essa rimanga sempre tesa per evitare noiose "ondulazioni" che non permettono  di ottenere gli effetti desiderati.
    • Per ultimo è necessario avere della carta assorbente (ottima quella da cucina) per asciugare i pennelli.
    Per il momento vi auguro buoni acquisti (andate preferibilmente in un negozio di "belle arti")... un saluto da Roberto

    mercoledì 27 aprile 2011

    Introduzione



    L’acquerello presenta molti vantaggi rispetto ad altri prodotti, e forse il primo sta nel materiale relativamente economico che bisogna procurarsi per iniziare. In effetti, i materiali iniziali per dipingere ad acquerello sono solo i colori, la carta, i pennelli e tanta acqua pulita.
    I colori ad acquerello sono studiati per durare a lungo. La diversità della pittura ad acquerello rispetto alle altre tecniche pittoriche sta nella sua trasparenza: le onde luminose oltrepassano la stesura del colore raggiungendo la carta sottostante, quindi rimbalzano indietro attraverso il colore. La bianchezza della carta “schiarisce” letteralmente il colore.

    Durante le lezioni cercherò di comunicarvi ciò che ho imparato in tutti questi anni, cioè tutti quei "piccoli segreti" che permettono di operare bene.
    Non mi stancherò mai di dirvi che l'acquerello è una tecnica che vive sulla trasparenza dei colori e per questo un lavoro ben realizzato deve apparire con colori "luminosi e brillanti".
    La difficoltà di questa tecnica pittorica sta proprio in questa caratteristica: l'errore non può essere cancellato o coperto. Con i colori ad olio o con le tempere (tecniche coprenti) si può coprire ciò che non soddisfa e ridipingerlo senza lasciare traccia dell'errore! 
    Molti sono gli insuccessi, ma non per questo bisogna deprimersi: solo con la tenacia e una forte voglia di riuscire si riesce ad ottenere un lavoro positivo.
    Quando finite un dipinto cercate di osservarlo attentamente per individuare dove avete fatto bene e dove si può migliorare. Rifate lo stesso soggetto diverse volte cercando di correggere gli errori.
    Se volete un mio aiuto sarò lieto di esaminare i vostri lavori: più avanti vi dirò come fare.
    Un saluto da Roberto