mercoledì 27 febbraio 2013

Acquerello monocromo


L’acquerello monocromo rappresenta l’anticamera dell’acquerello policromatico: per poter giungere a dominare questa tecnica pittorica  è consigliabile esercitarsi utilizzando un solo pigmento.
L’acquerello monocromo è quindi un procedimento che esercita lo studioso a dipingere attraverso un attento studio dei toni, che vengono ottenuti grazie a procedimenti tipici della tecnica dell’acquerello: la trasparenza del pigmento (diluendo con più o meno acqua) per ottenere toni più chiari o più scuri con l’aiuto del bianco della carta e l’uso delle velature, cioè l’applicazione di uno strato di colore trasparente sopra un altro, che nel frattempo si è asciugato, per ottenere il tono cercato.
Il tono, o valore cromatico, descrive il rapporto tra le diverse parti di un oggetto in termini di chiaro scuro. In natura esistono infinite variazioni di luce e ombre: compito dell’artista è quello di semplificarle attraverso un serie di passaggi tonali. Questo esercizio permetterà inoltre, quando si passerà all’utilizzo dei colori, a realizzare dipinti più realistici e cromaticamente più equilibrati ed armonici.
Generalmente il colore usato per dipingere l’acquerello monocromatico è il nero, ma si possono utilizzare altri pigmenti come l’azzurro scuro, la terra di Siena, … Normalmente il ritocco o la correzione con pittura bianca coprente non è corretta: i bianchi si ottengono mediante spazi lasciati di proposito senza colore.



In questo esercizio ho utilizzato il Grigio di Payne

Un caro saluto
Roberto